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martedì 24 gennaio 2012

L'ultima ruota del carro.

Il sottosegretario al Lavoro, Michel Martone, ha pensato bene di porre l'accento su uno dei problemi dell'Università italiana, ovvero l'alto numero di studenti fuoricorso che arrivano all'agoganto traguardo della laurea con anni di ritardo. Ovviamente è riuscito in questo intento nella maniera più infelice possibile, coniando lo slogan "Chi si laurea a 28 è sfigato". Ovviamente la frase è stata estrapolata dai giornali perchè troppo golosa per non essere messa in risalto. Ma il succo del discorso di Martone si può riassumere nell'idea che ci sono gli studenti buoni che si laureano in tempo ed invece quelli cattivi che prolungano ad libitum gli studi parcheggiandosi nell'Università. 

Ovvio che dopo l'uscità, sottolineo infelice, del sottosegretario è partito il giro di sdegno telematico per cui #Martone e #sfigato sono diventati trending topics su Twitter. Cosa ancora peggiore, è partito il processo mediatico all'uomo, per cui è un raccomandato, è lui il vero sfigato e chi più ne ha più ne metta. Cose possibilmente anche vere, ma che a nulla servono a contribuire ad un dibattito necessario (anzi che lo oscurano) e cioè: se la media dell'età dei laureati è più alta che nel resto dei paesi di punta europei, significa che l'Università italiana non funziona. O meglio, funziona solo con chi non ne ha bisogno.

Ed un sottosegretario al Lavoro invece di mettersi a bacchettare gli studenti (anche fosse quelli fannulloni e non chi ritarda la laurea per cause di forza maggiore) dovrebbe avere un minimo di capacità di analisi per riuscire a mettere alla frusta chi di quegli studenti è responsabile. 

In caso contrario ci troviamo di fronte all'ennesimo scaricabarile per cui ce la si prende con l'ultima ruota del carro.

venerdì 20 gennaio 2012

Cittadini. E sempre in quel posto.


I tassisti si sono fatti sentire e l'hanno avuta vinta, licenze gestite dai comuni e non dal Ministero dei Trasporti (con la benedizione di CGIL).
Le compagnie petrolifere si sono fatte sentire e la liberalizzazione dei self service è stata fortemente limitata.
FS (lo Stato nello Stato) si è fatta sentire e per ora (dicono) lo spacchettamento di RFI da FS non avverrà.

In tutto ciò la gente (con la benedizione di Forza Nuova, ma già vengon fuori le prime beghe legali) scende in piazza perchè "ci stanno affamando", lamentandosi del caro benzina (ma non andrebbe a loro favore la liberalizzazioe sul carburante?), mentre gente di sinistra tira un sospiro di sollievo perché le "liberalizzazioni" sono il male del "turbocapitalismo" e vanno contro la volontà popolare ("Non toccate l'acqua!", ma nessuno ha mai parlato di toccare l'acqua).

Casper, Comitato contro le speculazioni e per il risparmio (Adoc, Codacons, Movimento Difesa del cittadino e Unione Nazionale Consumatori), calcola che il ridimensionamento della bozza del decreto abbia fatto scendere il guadagno delle famiglie da 900 euro a 465 euro. Ed è probabile che il guadagno scenderà ulteriormente se verrà sventolata la "tensione sociale" davanti al Governo Monti.

Abbiamo capito che in Italia prima si è benzinai, agricoltori, tassisti, farmacisti, commercianti, ferrovieri e poi cittadini.

P.S: il corollario alla chiosa è: in Italia se siete dei semplici cittadini ve la prenderete sempre, ma sempre, sempre, sempre nel culo (scusate il francesismo).

giovedì 19 gennaio 2012

Sciacallaggio


Sondaggio del TGCOM. Per un click in più (e relativa pubblicità).


Adsense di Google. Per un click in più (per il gonzo di turno).


Per 13 euro in più ("ma non diventeremo ricchi!").

Tutto legale, ma io lo chiamo sciacallaggio.

mercoledì 18 gennaio 2012

Terroni a piacimento



E' stata recapitata una lettera al municipio di Meta di Sorrento, paese natale del Comandante Schettino, in cui era scritto "Il comandante Schettino è il solito terrone incapace".

Non si capisce, invece, perche' non sia stato sottolineata l'origine campana della nemesi del Comandante della Costa Concordia, ovvero il Capitano Gregorio De Falco, nato a Napoli e cresciuto a Sant'Angelo di Ischia.

giovedì 5 gennaio 2012

Il decamouflage della peracotta


Da quando il Governo Monti si è insediato abbiamo capito:

- che quelli della Lega sono degli inguaribili buffoni
- che, al di là della deprecabile casta politica, certe riforme non si fanno perché le corporazioni esistono e fanno pesantemente lobbying
- che i nostri politici non sanno andare molto oltre la campagna elettorale e la nota posizione "della finestra"
- che i sindacati si preoccupano di tutelare chi è già tutelato e si dimenticano di chi invece tutele non ne ha

Ora non so se questo Governo riuscirà a risolvere molti dei problemi che affliggono il nostro paese, molto probabilmente no. Non sono ottimista perché trovo alcuni dei rimedi già obsoleti (sembra di rivedere la storia "Ed ora il nucleare" con 20 anni di ritardo), ma questa è un'altra storia. Quindi si potrà non essere d'accordo con la linea di questo Governo, ma il fatto che al timone ci sia qualcuno che parla chiaramente e nel merito delle questioni, fa si che la sedicente-classe-dirigente di questo paese cali la maschera e si mostri per quello che é: una moltitudine di peracottari (ovvio che è una generalizzazione, con tutti i limiti delle generalizzazioni, compresa questa).

E questo, per me, è il più grosso merito politico di questo Governo.