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giovedì 23 febbraio 2012

#iostoconformigli?

Preciso che sono d'accordo con la sentenza, il servizio di Formigli era fuorviante ed  i giudici hanno applicato la legge (mia opinione personalissima). Esistono, inoltre, altri due gradi di giudizio, quindi staremo a vedere cosa ne verrà fuori alla fine.

Trovo però poco corrette le esternazioni sia della Gabanelli che di Mentana, campioni di un certo giornalismo  "libero", che molto sottendono. Se si vuole un paese equo, non ci si può appigliare quando si vuole "all'imparzialità dei periti" (Gabanelli) o ad "una mano alla coscienza" (Mentana). Né sono molto d'accordo con lo stesso Formigli sul suo blog su Il Fatto Quotidiano, dove dice che la sentenza annullerebbe il diritto di critica "Insomma, se dici che un’auto è più lenta di un’altra (dato, insisto, mai contestato da Fiat), devi anche aggiungere che in compenso è bella spaziosa.". Il che è palesemente falso, poiché Quattroruote il diritto di critica lo esercita eccome, con un servizio analogo che giunge alle stesse conclusioni di Formigli (ed a cui Formigli si rifà omettendo quello che vuole omettere), senza parlare della capienza del bagagliaio ma unicamente delle prestazioni e che non ha ricevuto nessuna citazione per danni.
Temo anche l'uso personale che Formigli potrà fare del suo programma "Piazza Pulita" e spero francamente che ciò non accada.

Detto questo, Gilioli centra il punto. Le cause di risarcimento milionarie hanno un peso ed una funzione intimidatoria, al di là delle motivazioni con cui vengono perpetrate. E sarebbe una norma di diritto quella di introdurre un comma per cui, chi denuncia, in caso il fatto non sussista è obbligato a risarcire il denunciato e, a versare n volte la somma richiesta. E questo per ovvi motivi:

1) perché al di là delle spese processuali, nel caso in cui l'imputato sia innocente, ha subito un danno d'immagine non indifferente e che è direttamente proporzionale alla somma richiesta dal denunciante (se la FIAT avesse rischiesto due lire non ci sarebbe stata notizia).

2) perchè l'impegno di un tribunale per un'accusa che risulta infondata significa togliere risorse alla comunità per cause/processi altrettanto (e forse più) importanti. Soprattutto in un paese dove la giustizia civile è ingolfata (molto più della penale).

3) Una tale normativa andrebbe fatta per i principi di cui sopra e non per equilibrare il concetto di grande vs. piccolo. Se la FIAT ha mani in pasta dappertutto, questo è un altro livello di problema e va risolto ad hoc (evitare concentrazioni di potere).


Detto ciò, faccio notare che anche se esistesse tale legge, molto probabilmente Formigli e la RAI sarebbero stati condannati ugualmente, e l'ammontare da risarcire sarebbe sempre lo stesso visto che viene deciso dal giudice arbitrariamente dall'ammontare richiesto dall'attore.


UPDATE: trovo ancora più aberrante la posizione di Loris Mazzetti, dirigente RAI (si potrebbe opinare che è quindi parte in causa) che dice: "Marchionne e Formigli non possono essere messi sullo stesso piano: è il reddito che li divide". Quindi il diritto va applicato in maniera inversamente proporzionale al reddito?

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