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martedì 18 ottobre 2011

Gli elettori del M5S son tutti co***oni?

Abbiamo un nuovo Presidente di regione nel  Molise da ieri notte. Insomma, nuovo di pacca non tanto visto che il vincitore, Michele Iorio del PdL, è al terzo mandato consecutivo. Lo scarto con l'avversario, Paolo di Laura Frattura, candidato dalle opposizioni, è stato di 1500 voti. Tenendo conto che il terzo candidato, Antonio Federico del M5S, ha ottenuto 10.000 voti, è partita da sinistra l'accusa a Grillo di aver "rubato" voti al centrosinistra ed aver favorito così la vittoria.

L'onorevole Franceschini ci fa sapere, dal suo account Twitter: "Per un pugno di voti in Molise vince il candidato di destra, grazie ai voti di Grillo, tolti al centrosinistra. Come in Piemonte..". Insomma una frase difficile da equivocare.

Una frase che, personalmente, ritengo offensiva nei confronti degli elettori al pari del famoso "Non si può essere così coglioni" detto da Berlusconi nei confronti degli elettori di sinistra. Forse più elegante, ma sicuramente altamente sprezzante nei confronti della volontà di 10.000 molisani. Come se non fossimo in un paese libero dove ognuno non possa esercitare il proprio diritto di voto in piena libertà. Una frase che tradisce una serie di idee sbagliate su cosa sia la politica: l'idea che bisogna prevalere sull'altro schieramento a qualsiasi costo e non che bisogna invece affermare le proprie idee politiche; che i voti siano dei pacchetti posseduti dai partiti, per cui si può essere "scippati" di tali. Idee che, ahimè, confermano i luoghi comuni della politica italiana denunciati da Grillo stesso.

Se 10.000 persone hanno ritenuto il candidato del M5S migliore di quello delle opposizioni nulla si può obiettare. Ammesso e non concesso che l'area di afferenza dei voti sia la stessa (tutto da dimostrare), dovrebbe essere il partito che ha visto diminuire il proprio consenso, imparare la lezione e riorganizzarsi in maniera tale da migliorare la propria offerta politica, prendendosi le responsabilità delle proprie scelte e dei propri fallimenti.

Tanto per intenderci, è lo stesso errore che Grillo commette quando imputa ai parlamentari dell'opposizione , causa alcune assenze, di essere "rei" di aver fatto passare leggi (deleterie) della maggioranza e propone di farla "pagare" agli assenti dell'opposizione. Come se il volere del parlamentare fosse nullo e come se le leggi approvate non siano state tali per responsabilità di chi le ha effettivamente scritte e votate, cioè la maggioranza.


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